" quando compro qualcosa non la compro coi soldi ma con il tempo della mia vita che è servito per guadagnarli. E il tempo della vita è un bene nei confronti del quale bisogna essere avari, bisogna conservarlo per le cose che ci piacciono e ci motivano, questo tempo per se stessi io lo chiamo libertà. E se vuoi essere libero devi essere sobrio nei consumi, l alternativa è farsi schiavizzare dal lavoro per permettersi consumi cospicui che però ti tolgono il tempo per vivere"
José pepe mujica, presidente dell uruguay..
Solo una persona a cui hanno rubato tanti anni della sua vita perché lottava per le sue idee può vedere cosi lucidamente la realtà e capire cos è davvero importante. il sud America tutto è stato teatro dei peggiori crimini e shock che si possano immaginare, il socialismo era un cattivo esempio per tutti i popoli e andava estirpato con la forza ( il cile di allende, l argentina dei desaparecido, l uruguay appunto..) ma da quelle sofferenze, che mai vengono dimenticate e le cui cicatrici mai si rimargineranno, ancora la gente continua a seguire quel cattivo esempio e quelle persone che non hanno sprecato la propria vita per arrichire se stessi ma hanno inseguito un sogno infinitamente più grande..
venerdì 15 novembre 2013
sabato 26 ottobre 2013
istinto e utopia
Mentre davo da mangiare ai cani e i gatti di casa, che ho la fortuna di lasciare liberi di vivere la propria esistenza in grandi spazi all'aria aperta,mi è venuta in mente un immagine.
Gli animali non hanno la sensibilità di pensare, anche di fronte a tanto cibo, che c è la possibilità di dividerselo perché basta per tutti, ma hanno solo l 'istinto di riempirsi la pancia tenendo lontani gli altri, ogni volta tento quindi di fare da arbitro, di far mangiare tutti quanti, mettendo il cibo in posti diversi per far avvicinare tutti o magari evitando che sia sempre il cane a mangiare tutto a discapito dei gatti. Questo è l'istinto delle bestie ed è normale e anche l 'uomo, essendo un animale, ha lo stesso istinto egoista, ma siccome ci siamo evoluti e abbiamo quella cosa chiamata cervello e quella cosa ancora più strana e inspiegabile definita sensibilità, non dovremo fermarci al nostro puro piacere ma guardare a far star bene anche gli altri. Questo è il compito che, in teoria, dovrebbe avere qualunque stato, garantire un sistema sociale che protegga i piu deboli e eviti gli squilibri che portano inevitabilmente e direttamente alla legge della giungla. La realtà, come si vede, è che a qualunque livello si è sempre forti coi deboli e deboli coi forti.
L' attuale liberismo è proprio il sistema che porta ai massimi livelli questo istinto, l' avidità e l'egoismo fatto a sistema, gli ultra ricchi e i morti fame, l 'individualismo sfrenato e la solitudine dei più. Quando ancora si aveva la forza e la convinzione di lottare per delle idee, il comunismo, (non stalin, non mao e nemmeno fidel che sono solo persone che hanno sfruttato le lotte dei propri popoli per affermare dittature personali) ha rappresentato la sfida più grande, tentare di frenare gli istinti riconoscendo che siamo tutti uguali, che abbiamo lo stesso diritto ad avere una casa, un lavoro, una vita dignitosa, questa era l'utopia più grande, cito norberto bobbio " quando accade in Cina quel fatto che suscitò orrore quasi ovunque e cioè l uso delle armi per fermare gli studenti a piazza Tien an men scrissi che il comunismo era un utopia capovolta perché era un utopia di liberazione degli esseri umani che si era capovolta nel suo contrario e cioè nella costrizione e nell'oppressione degli esseri umani. Però scrivero anche che i motivi per i quali il comunismo era nato sono ancora vivi.." gli uomini erano sbagliati non le idee, e nel momento in cui è caduto quel muro fisico e ideale che teneva legate speranze e illusioni, utopie e realtà, si è abbandonato tutto e con un colpo di spugna si è cancellata anche la voglia di lottare..
Gli animali non hanno la sensibilità di pensare, anche di fronte a tanto cibo, che c è la possibilità di dividerselo perché basta per tutti, ma hanno solo l 'istinto di riempirsi la pancia tenendo lontani gli altri, ogni volta tento quindi di fare da arbitro, di far mangiare tutti quanti, mettendo il cibo in posti diversi per far avvicinare tutti o magari evitando che sia sempre il cane a mangiare tutto a discapito dei gatti. Questo è l'istinto delle bestie ed è normale e anche l 'uomo, essendo un animale, ha lo stesso istinto egoista, ma siccome ci siamo evoluti e abbiamo quella cosa chiamata cervello e quella cosa ancora più strana e inspiegabile definita sensibilità, non dovremo fermarci al nostro puro piacere ma guardare a far star bene anche gli altri. Questo è il compito che, in teoria, dovrebbe avere qualunque stato, garantire un sistema sociale che protegga i piu deboli e eviti gli squilibri che portano inevitabilmente e direttamente alla legge della giungla. La realtà, come si vede, è che a qualunque livello si è sempre forti coi deboli e deboli coi forti.
L' attuale liberismo è proprio il sistema che porta ai massimi livelli questo istinto, l' avidità e l'egoismo fatto a sistema, gli ultra ricchi e i morti fame, l 'individualismo sfrenato e la solitudine dei più. Quando ancora si aveva la forza e la convinzione di lottare per delle idee, il comunismo, (non stalin, non mao e nemmeno fidel che sono solo persone che hanno sfruttato le lotte dei propri popoli per affermare dittature personali) ha rappresentato la sfida più grande, tentare di frenare gli istinti riconoscendo che siamo tutti uguali, che abbiamo lo stesso diritto ad avere una casa, un lavoro, una vita dignitosa, questa era l'utopia più grande, cito norberto bobbio " quando accade in Cina quel fatto che suscitò orrore quasi ovunque e cioè l uso delle armi per fermare gli studenti a piazza Tien an men scrissi che il comunismo era un utopia capovolta perché era un utopia di liberazione degli esseri umani che si era capovolta nel suo contrario e cioè nella costrizione e nell'oppressione degli esseri umani. Però scrivero anche che i motivi per i quali il comunismo era nato sono ancora vivi.." gli uomini erano sbagliati non le idee, e nel momento in cui è caduto quel muro fisico e ideale che teneva legate speranze e illusioni, utopie e realtà, si è abbandonato tutto e con un colpo di spugna si è cancellata anche la voglia di lottare..
sabato 19 ottobre 2013
matteo renzi
Matteo Renzi, in mezzo ad una classe dirigente cosi indegna e parassita, ha buon gioco a presentarsi come il nuovo che avanza e, affibiatosi il titolo di rottamatore, ha cercato da subito di ritagliarsi il suo spazio, fino a diventare oggi il grillo parlante del governo e il futuro segretario del pd.. Ma, al di la del facile desiderio di vedere facce nuove, guardando la sostanza del sindaco di Firenze cosa rimane.
leggendo la sua biografia si vede una lunga militanza nel partito popolare e una lenta e inesorabile scalata verso i piani alti, da buona formichina ha messo da parte tutti gli insegnamenti democristiani per poter venir fuori al momenro giusto.. nei giorni in cui si eleggeva il presidente della repubblica ho sentito un osservazione di marini che diceva di renzi che ha un ambizione sfrenata, al di la del fatto che l abbia detto un personaggio come marini credo questo sia il punto di partenza per capire dove andremo.
Durante le primarie del pd a firenze, come in tutte le elezioni in cui il partito proponeva candidati ufficiali e inesorabilmente vinceva lo sfidante, cosi anche renzi ha avuto la porta spalancata e una buona visibilità.
Al di la dei discorsi e partendo dal dato di fatto che renzi non è un uomo di sinistra (come del resto il pd, per quanto molti continuino a crederlo, non lo è mai stato ) i fatti dicono che nel 2010 si è presentato ad arcore, villa privata dell allora presidente del consiglio il quale lo ha promosso dicendo "porta avanti le nostre idee sotto le insegne del pd", mago del trasformismo, prima sta dalla parte di marchionne nel referendum ricatto di pomigliano d arco, salvo poi criticarlo nel 2012 quando il manager fiat si rimangia tutte le promesse sui maxi investimenti che sarebbero piovuti sulle fabbriche in italia. Chi ha organizzato la precedente campagna delle primarie? Giorgio gori, ex direttore di canale 5 e presidente di magnolia ovvero colui che ha portato il grande fratello in italia, e in effetti le uscite di renzi danno sempre l idea di un grande show dove lui si presenta come un grande venditore di sogni e speranze, dando sempre l impressione di voler essere l ennesimo salvatore della patria. Sinceramente nelle sue interviste fiume non se ne esce con le idee chiare, con delle certezze ma un po spaesati, ieri sera crozza nel suo programma, facendone l imitazione, ha proprio centrato questa sensazione, quando fanno una domanda al sindaco di firenze, in primis cerca di sviare l argomento senza rispondere in concreto poi riesce a portare il discorso dove lui vuole fino ad arrivare all astratto, parlando di sogni, calore..ovvero ti vende fumo senza che nessuno se ne accorga. Se consideriamo che tutti quelli che fino a pochi mesi fa appoggiavano bersani ora sono saliti sul carro di renzi e che, secondo me, a lui non importa nulla del pd, ma sa benissimo che senza un organizzazione forte e radicata come quella che solo il partito demicratico può darti non vai da nessuna parte, e che i d alema, veltroni, rosy bindi, non sarà certo lui a rottamarli, il cerchio si chiude facendo tutti fessi e contenti..
buone primarie a tutti!.....
ps da rivedere il video di crozza su renzi
leggendo la sua biografia si vede una lunga militanza nel partito popolare e una lenta e inesorabile scalata verso i piani alti, da buona formichina ha messo da parte tutti gli insegnamenti democristiani per poter venir fuori al momenro giusto.. nei giorni in cui si eleggeva il presidente della repubblica ho sentito un osservazione di marini che diceva di renzi che ha un ambizione sfrenata, al di la del fatto che l abbia detto un personaggio come marini credo questo sia il punto di partenza per capire dove andremo.
Durante le primarie del pd a firenze, come in tutte le elezioni in cui il partito proponeva candidati ufficiali e inesorabilmente vinceva lo sfidante, cosi anche renzi ha avuto la porta spalancata e una buona visibilità.
Al di la dei discorsi e partendo dal dato di fatto che renzi non è un uomo di sinistra (come del resto il pd, per quanto molti continuino a crederlo, non lo è mai stato ) i fatti dicono che nel 2010 si è presentato ad arcore, villa privata dell allora presidente del consiglio il quale lo ha promosso dicendo "porta avanti le nostre idee sotto le insegne del pd", mago del trasformismo, prima sta dalla parte di marchionne nel referendum ricatto di pomigliano d arco, salvo poi criticarlo nel 2012 quando il manager fiat si rimangia tutte le promesse sui maxi investimenti che sarebbero piovuti sulle fabbriche in italia. Chi ha organizzato la precedente campagna delle primarie? Giorgio gori, ex direttore di canale 5 e presidente di magnolia ovvero colui che ha portato il grande fratello in italia, e in effetti le uscite di renzi danno sempre l idea di un grande show dove lui si presenta come un grande venditore di sogni e speranze, dando sempre l impressione di voler essere l ennesimo salvatore della patria. Sinceramente nelle sue interviste fiume non se ne esce con le idee chiare, con delle certezze ma un po spaesati, ieri sera crozza nel suo programma, facendone l imitazione, ha proprio centrato questa sensazione, quando fanno una domanda al sindaco di firenze, in primis cerca di sviare l argomento senza rispondere in concreto poi riesce a portare il discorso dove lui vuole fino ad arrivare all astratto, parlando di sogni, calore..ovvero ti vende fumo senza che nessuno se ne accorga. Se consideriamo che tutti quelli che fino a pochi mesi fa appoggiavano bersani ora sono saliti sul carro di renzi e che, secondo me, a lui non importa nulla del pd, ma sa benissimo che senza un organizzazione forte e radicata come quella che solo il partito demicratico può darti non vai da nessuna parte, e che i d alema, veltroni, rosy bindi, non sarà certo lui a rottamarli, il cerchio si chiude facendo tutti fessi e contenti..
buone primarie a tutti!.....
ps da rivedere il video di crozza su renzi
giovedì 17 ottobre 2013
l'inverno del mondo
Ho da poco finito di leggere il secondo libro della trilogia di ken follett sul 900 "L'inverno del mondo" alla fine c è un'amara quanto illuminante osservazione di una delle protagoniste sul fratello erik.. premesso che il personaggio in questione quando in Germania si diffonde il nazismo ne diventa un fervente sostenitore e solo quando entra in guerra scopre che i nazisti "ammazzano la gente".ferme le armi, non ancora stanco della propaganda, è già pronto ad abbracciare un nuovo assolutismo a cui credere ciecamente." all inizio si era sentita confusa e infuriata ma adesso vedeva una certa tra logica: erik era una di quelle persone inadeguate e così spaventate dalla vita che preferiscono assoggettarsi a una autorità spietata, sentirsi dire cosa fare e cosa pensare da un governo che non ammette alcuna forma di dissenso. Si trattava di persone stupide e pericolose ma erano tantissime."
Rileggendo la storia si può vedere quanto sia facile creare nella maggioranza delle persone grandi illusioni collettive e lasciare che siano pochi uomini spietati ad avere un potere tale da scatenare guerre o limitare la propria libertà.
sembra una cosa strana e assurda eppure non lo è, i governi sanno che la gente non ama le guerre e la restrizione delle proprie libertà personali eppure riescono a trovare sempre il modo di trascinare tutti la dove non vorrebbero.. ogni volta che ci si fa acceccare da odi etnici o religiosi in una perenne lotta tra chi è più puro o ha il solo e unico dio da venerare, ogni volta che in periodi di crisi si identifica un capro espiatorio, come sono stati gli ebrei per la germania, quando si passa da un assolutismo all altro, dalla rivoluzione francese all'imperialismo di Napoleone, dallo zar a putin..
La maggioranza in democrazia comanda ma l unica cosa che decide è a chi affidare la propria vita, molti sono ben lieti di lasciare che siano altri a indirizzare i propri gusti, a creare delle mode da seguire, a canalizzare la propria rabbia sugli obiettivi sbagliati, creando continue guerre tra poveri..
Il pensiero unico diventa così una meta a cui giungere anche usando strade diverse, chi usa la rivoluzione per creare il proprio personale assolutismo, chi si presenta col mito dell uomo forte in grado di risolvere tutti i problemi, anche l attuale sistema neo liberista è solo un altro modo di tenere buoni tutti quanti dando l illusione di essere liberi..
se non riusciamo a governare un condominio e riusciamo a litigare anche dicendo le stesse cose sembra davvero difficile rimanere uniti per lottare contro chi sfrutta queste debolezze per aumentare il proprio potere, soprattutto ora che non si riesce neanche a individuare contro chi lottare, tutto è più subdolo e nascosto, siamo preda di una crisi che non sai da cosa dipende e come si risolve..se ci fermassimo davvero a riflettere e non ascoltare quegli assurdi dibattiti che si fanno in italia da 20 anni vedremo quanto davvero siamo diventati schiavi di un sistema che non riconosce il valore della vita, che ci costringe a scegliere tra lavoro e salute, che ci fa mangiare letteralmente merda, che prima riduce l uomo a un automa e poi crea automi sempre più sofisticati che tolgono il lavoro all uomo. Perché quelli che lavorano devono lavorare di piu e quelli che non lavorano devono rimanere disoccupati? Forse non ci si ferma mai proprio per non dover riflettere su tutto questo..
Rileggendo la storia si può vedere quanto sia facile creare nella maggioranza delle persone grandi illusioni collettive e lasciare che siano pochi uomini spietati ad avere un potere tale da scatenare guerre o limitare la propria libertà.
sembra una cosa strana e assurda eppure non lo è, i governi sanno che la gente non ama le guerre e la restrizione delle proprie libertà personali eppure riescono a trovare sempre il modo di trascinare tutti la dove non vorrebbero.. ogni volta che ci si fa acceccare da odi etnici o religiosi in una perenne lotta tra chi è più puro o ha il solo e unico dio da venerare, ogni volta che in periodi di crisi si identifica un capro espiatorio, come sono stati gli ebrei per la germania, quando si passa da un assolutismo all altro, dalla rivoluzione francese all'imperialismo di Napoleone, dallo zar a putin..
La maggioranza in democrazia comanda ma l unica cosa che decide è a chi affidare la propria vita, molti sono ben lieti di lasciare che siano altri a indirizzare i propri gusti, a creare delle mode da seguire, a canalizzare la propria rabbia sugli obiettivi sbagliati, creando continue guerre tra poveri..
Il pensiero unico diventa così una meta a cui giungere anche usando strade diverse, chi usa la rivoluzione per creare il proprio personale assolutismo, chi si presenta col mito dell uomo forte in grado di risolvere tutti i problemi, anche l attuale sistema neo liberista è solo un altro modo di tenere buoni tutti quanti dando l illusione di essere liberi..
se non riusciamo a governare un condominio e riusciamo a litigare anche dicendo le stesse cose sembra davvero difficile rimanere uniti per lottare contro chi sfrutta queste debolezze per aumentare il proprio potere, soprattutto ora che non si riesce neanche a individuare contro chi lottare, tutto è più subdolo e nascosto, siamo preda di una crisi che non sai da cosa dipende e come si risolve..se ci fermassimo davvero a riflettere e non ascoltare quegli assurdi dibattiti che si fanno in italia da 20 anni vedremo quanto davvero siamo diventati schiavi di un sistema che non riconosce il valore della vita, che ci costringe a scegliere tra lavoro e salute, che ci fa mangiare letteralmente merda, che prima riduce l uomo a un automa e poi crea automi sempre più sofisticati che tolgono il lavoro all uomo. Perché quelli che lavorano devono lavorare di piu e quelli che non lavorano devono rimanere disoccupati? Forse non ci si ferma mai proprio per non dover riflettere su tutto questo..
lunedì 30 settembre 2013
le nuvole
Vanno vengono
ogni tanto si fermano e quando si fermano sono nere come il corvosembra che ti guardano con malocchio
Certe volte sono bianche e corrono
e prendono la forma dell'aironeo della pecorao di qualche altra bestiama questo lo vedono meglio i bambiniche giocano a corrergli dietro per tanti metriCerte volte ti avvisano con rumoreprima di arrivaree la terra si tremae gli animali si stanno zitticerte volte ti avvisano con rumoreVannovengonoritornanoe magari si fermano tanti giorniche non vedi più il sole e le stellee ti sembra di non conoscere piùil posto dove staiVannovengonoper una veramille sono fintee si mettono li tra noi e il cieloper lasciarci soltanto una voglia di pioggia.
Faber
Siamo sempre di corsa a inseguire freneticamente chissa' che e poi d'improvviso alzi gli occhi e ti ritrovi senza fiato, senza parole ad ammirare uno spettacolo che solo la natura ti puo' dare...per chi ha ancora la fortuna di poter vedere il cielo..
venerdì 9 agosto 2013
non siamo stato noi
un oggetto misterioso, lontano, che senti vicino solo quando deve importi le tasse da pagare o i divieti da eseguire, è burocrazia anche per le cose più semplici, è la scuola che non funziona, è la giustizia che non funziona, è la sanità che non funziona, è delegare alla politica la risoluzione di tutti i problemi, è delegare alla chiesa servizi di cui in primis dovrebbe occuparsi lo stato..
lo stato siamo noi eppure non siamo un popolo che sente questa appartenenza, non per una questione di semplice patriottismo, ma per il fatto di lavorare tutti insieme per stare bene tutti. invece siamo un insieme di piccoli e grandi gruppi o lobby che pensano prima di tutto a come fregare l'altro, a come far soldi sull'ignoranza e l'ingenuità del prossimo..invece penso alla germania che nel bene e nel male è una nazione che può conquistare l'europa, che puoi distruggere mille volte e mille volte avrà la forza di rialzarsi, penso al giappone che dopo due bombe (due!!) atomiche è diventata una delle nazioni più forti e innovative del pianeta, che vive quotidianamente coi terremoti e che dopo uno tsunami spaventoso il giorno dopo si era già rimboccato le maniche per riparare i danni..in italia vediamo cosa succede dopo i terremoti, prima di arrivare i soccorsi sono già pronte squadre di sciacalli che vedono grandi possibilità di guadagno nella ricostruzione, gli sciacalli televisivi pronti a sbattere in faccia alle persone che hanno perso tutto una telecamera solo per fare audience e naturalmente i tentacoli della piovra mafia.
può uno stato come il nostro con un immenso patrimonio artistico dire che con la cultura non si mangia?..possiamo continuare a cementificare ogni spazio e pretendere di costruire sopra le spiagge?..
possiamo noi continuamente perderci in discussioni inutili e farci rincoglionire i cervelli con il calcio, con i peggiori episodi di cronaca nera e col gossip mentre il mondo cambia e noi restiamo li a guardare, senza investire su niente e nessuno?..siamo solo degli stupidi provinciali, che pretendono che gli stranieri imparino a parlare l'italiano ma in fondo non lo sappiamo parlare neanche noi e mentre gli altri arrivano con un bagaglio di 3 o 4 lingue ai nostri figli fin dalla scuola materna ed elementare s'insegna la religione anziché l'inglese..
possiamo noi continuare a stare dietro i ricatti di un vecchio miliardario che solo in italia poteva accumulare una tale fortuna e farla sempre e comunque franca?..dopo 20 anni che cambiava le leggi per non essere arrestato quando finalmente una sentenza è arrivata all'ultimo grado di giudizio emettendo la parola colpevole ancora qui a discutere su come raggirare l'utopica frase la legge è uguale per tutti usando giri di parole (agibilità politica!) e arrampicandosi sugli specchi, grazia per lui e disgrazia per noi..
possiamo sì continuare a fare tutto questo e continuare ogni giorno a provare disgusto per inutili dibattiti in cui si dibatte del nulla, perché solo quello sappiamo e dobbiamo fare, in fondo la politica non può risolvere la crisi, le decisioni si prendono altrove, le banche hanno portato al collasso tutto il sistema e siccome non si poteva lasciarle fallire le abbiamo pure salvate coi nostri soldi, il parlamento non può impedire ai piccoli e grandi marchionne di delocalizzare le fabbriche per trovare operai che può pagare 200 euro al mese, hanno detto che la globalizzazione avrebbe aperto nuovi mercati e tutti sarebbero stati meglio, senza pensare che i mercati erano aperti per sfruttare la possibilità di sfruttare la gente che viveva nella miseria..
in italia poi abbiamo il vaticano in casa quindi non può esserci nessuna agenda che possa discutere di diritti degli omossesuali, eutanasia, staminali..qual'è la nostra libertà di manovra se l'europa ci detta la politica economica e la cei quella dei diritti civili?
non è un caso che si parli di primarie del pd, di divisioni all'interno del pd, quello che mi chiedo è come fanno a sopportarsi e ad ascoltarsi loro stessi..viviamo in perenne campagna elettorale proprio perché si possono solo fare promesse ma poi non si arriva mai a governare..e allora parliamo del caldo d'estate e freddo d'inverno, del calcio corrotto che si fa giustizia da sè autoassolvendosi sempre e comunque (siamo garantisti anche lì), del papa rivoluzionario che si presenta al mondo dicendo buonasera (figurati se diceva ciao!), dell'ultimo morboso fatto di cronaca, della nascita del royal baby..non siamo inglesi che ce frega..beh qualche volta è giusto anche dare uno sguardo a quel che succede fuori dagli italici confini..
venerdì 2 agosto 2013
stazione di bologna
stazione di Bologna
2 agosto 1980
ore 10.25
85 morti
200 feriti
strategia della tensione
strage di stato
mai scordare su quali basi è nata la nostra fragile repubblica
mai dimenticare fatti che sembrano così lontani nel tempo e lontani da noi
2 agosto 1980
ore 10.25
85 morti
200 feriti
strategia della tensione
strage di stato
mai scordare su quali basi è nata la nostra fragile repubblica
mai dimenticare fatti che sembrano così lontani nel tempo e lontani da noi
sabato 29 giugno 2013
dura lex sed lex?
l'anno prossimo si "festeggiano" i 20 anni dalla discesa in campo di silvio b...
non c'è forse da chiedersi... perché amiamo tanto i ventenni dominati da improbabili pagliacci travesti da leader? perché non riusciamo a liberarcene noi stessi ma abbiamo bisogno che qualcun altro ci dica chi sono, che ci facciamo del male a essere governati con gli slogan assecondando la pancia e i peggiori istinti? che, se anche non si crede nella giustizia sociale, per puro egoismo si rischia di andare a fondo tutti tranne proprio chi guida la nave, come il comandante schettino che scappa lasciando la concordia contro lo scoglio a scendere inesorabilmente verso il fondale..
eppure basta così poco, fermarsi ad ascoltare quei discorsi che sembrano sketch da cabaret "Tutti i nodi furono tagliati dalla nostra spada lucente e la vittoria africana resta nella storia della patria, integra e pura, come i legionari caduti e superstiti la sognavano e la volevano. L'Italia ha finalmente il suo impero. Impero fascista, perché porta i segni indistruttibili della volontà e della potenza del Littorio romano, perché questa è la meta verso la quale durante quattordici anni furono sollecitate le energie prorompenti e disciplinate delle giovani, gagliarde generazioni italiane. Impero di pace, perché 1'Italia vuole la pace per sé e per tutti e si decide alla guerra soltanto quando vi è forzata da imperiose, incoercibili necessità di vita. Impero di civiltà e di umanità per tutte le popolazioni dell'Etiopia." questa è la proclamazione dell'impero italiano e la cosa assurda non era che da un balcone c'era un buffone che dava enfasi a queste battute, credendoci sul serio o facendo finta di crederci, ma che la maggioranza di un popolo era la sotto a esultare e a seguirlo fino a una guerra suicida..
la storia è piena di personaggi che non è giusto neanche definire pazzi ma sadicamente lucidi e spietati nei loro disegni, sono cambiati i metodi di sterminio ma la soluzione finale era sempre quella di eliminare un'etnia, un popolo, una razza ritenuta inferiore ma l' unico vero scopo dei massacri generalizzati era quello di eliminare chi era d'intralcio ai propri interessi o, nei momenti di crisi, era un modo per scaricare la rabbia della gente altrove, trovare un capro espiatorio per non dover giustificare la propria impotenza.
mentre il mondo cambia velocemente e noi restiamo miseri provinciali immersi nelle nostre inutili beghe interne, il problema, oggi come ieri, è rimanere ancora bloccati dietro le smanie di protagonismo di un uomo che si crede al di sopra di tutto e tutti, che ha una corte comprata col proprio denaro che è pronta a saltare sul carro del vincitore un minuto dopo la sua caduta.
il problema da 20 anni sono i milioni di voti che continua a comprare e prendere ad ogni promessa soprattutto da chi viene danneggiato da questa non politica. le aziende chiudono, le grandi fabbriche delocalizzano, non si sa come creare lavoro, che futuro stiamo creando per le nuove generazioni e di cosa parliamo noi..dei processi dell'uomo più ricco del paese..
non si trova via d'uscita perché da una parte il lavoro della giustizia appare inutile, si sa che ogni condanna non è una condanna ma un rinvio che porta alla prescrizione e una scusa per poter 'riformare' la giustizia', però allo stesso tempo non si può non intervenire come vorrebbero in tanti da anni ( una bella amnistia a tutti i suoi reati e ci liberiamo del caso berlusconi, il quale continua a collezionare tutti i reati del codice civile e penale!!) , non si può far passare il messaggio che un uomo ricco e potente sia al di sopra della legge mentre nelle aule di tribunale campeggia la scritta che la legge è uguale per tutti.
non c'è un rimedio contro questi personaggi da tragi-commedia, proprio perché ci siamo già cascati una volta non significa che ci siamo immunizzati anzi così come si è creato il terreno fertile per il fascismo, attraverso le tv commerciali è stato preparato un nuovo immaginario collettivo..tutto basato sull'apparire, sul denaro facile, l'uomo che si crea un impero dal nulla..un'immagine vincente che affascina e attrae non solo chi ha un più diretto interesse ma quella massa di gente che invece più dovrebbe tapparsi le orecchie da quei canti di sirena..invece non c'è niente che attragga più un povero dell'ostentazione di ricchezza di un ricco, il sogno di poter fare la sua stessa vita senza pensare che quel tenore di vita è possibile proprio perché esistono milioni di poveri come lui..
le generazioni future si riguarderanno questo periodo facendosi due risate, chiedendosi come abbiamo fatto a votare berlusconi per anni credendo alle sue bugie da 4 soldi e mentre si ripeteranno 'a noi non può succedere' qualcuno starà già ponendo le basi per poter ancora portare la gente a credere a un miraggio collettivo tenendoli imprigionati forse per altri 20 anni..
non c'è forse da chiedersi... perché amiamo tanto i ventenni dominati da improbabili pagliacci travesti da leader? perché non riusciamo a liberarcene noi stessi ma abbiamo bisogno che qualcun altro ci dica chi sono, che ci facciamo del male a essere governati con gli slogan assecondando la pancia e i peggiori istinti? che, se anche non si crede nella giustizia sociale, per puro egoismo si rischia di andare a fondo tutti tranne proprio chi guida la nave, come il comandante schettino che scappa lasciando la concordia contro lo scoglio a scendere inesorabilmente verso il fondale..
eppure basta così poco, fermarsi ad ascoltare quei discorsi che sembrano sketch da cabaret "Tutti i nodi furono tagliati dalla nostra spada lucente e la vittoria africana resta nella storia della patria, integra e pura, come i legionari caduti e superstiti la sognavano e la volevano. L'Italia ha finalmente il suo impero. Impero fascista, perché porta i segni indistruttibili della volontà e della potenza del Littorio romano, perché questa è la meta verso la quale durante quattordici anni furono sollecitate le energie prorompenti e disciplinate delle giovani, gagliarde generazioni italiane. Impero di pace, perché 1'Italia vuole la pace per sé e per tutti e si decide alla guerra soltanto quando vi è forzata da imperiose, incoercibili necessità di vita. Impero di civiltà e di umanità per tutte le popolazioni dell'Etiopia." questa è la proclamazione dell'impero italiano e la cosa assurda non era che da un balcone c'era un buffone che dava enfasi a queste battute, credendoci sul serio o facendo finta di crederci, ma che la maggioranza di un popolo era la sotto a esultare e a seguirlo fino a una guerra suicida..
la storia è piena di personaggi che non è giusto neanche definire pazzi ma sadicamente lucidi e spietati nei loro disegni, sono cambiati i metodi di sterminio ma la soluzione finale era sempre quella di eliminare un'etnia, un popolo, una razza ritenuta inferiore ma l' unico vero scopo dei massacri generalizzati era quello di eliminare chi era d'intralcio ai propri interessi o, nei momenti di crisi, era un modo per scaricare la rabbia della gente altrove, trovare un capro espiatorio per non dover giustificare la propria impotenza.
mentre il mondo cambia velocemente e noi restiamo miseri provinciali immersi nelle nostre inutili beghe interne, il problema, oggi come ieri, è rimanere ancora bloccati dietro le smanie di protagonismo di un uomo che si crede al di sopra di tutto e tutti, che ha una corte comprata col proprio denaro che è pronta a saltare sul carro del vincitore un minuto dopo la sua caduta.
il problema da 20 anni sono i milioni di voti che continua a comprare e prendere ad ogni promessa soprattutto da chi viene danneggiato da questa non politica. le aziende chiudono, le grandi fabbriche delocalizzano, non si sa come creare lavoro, che futuro stiamo creando per le nuove generazioni e di cosa parliamo noi..dei processi dell'uomo più ricco del paese..
non si trova via d'uscita perché da una parte il lavoro della giustizia appare inutile, si sa che ogni condanna non è una condanna ma un rinvio che porta alla prescrizione e una scusa per poter 'riformare' la giustizia', però allo stesso tempo non si può non intervenire come vorrebbero in tanti da anni ( una bella amnistia a tutti i suoi reati e ci liberiamo del caso berlusconi, il quale continua a collezionare tutti i reati del codice civile e penale!!) , non si può far passare il messaggio che un uomo ricco e potente sia al di sopra della legge mentre nelle aule di tribunale campeggia la scritta che la legge è uguale per tutti.
non c'è un rimedio contro questi personaggi da tragi-commedia, proprio perché ci siamo già cascati una volta non significa che ci siamo immunizzati anzi così come si è creato il terreno fertile per il fascismo, attraverso le tv commerciali è stato preparato un nuovo immaginario collettivo..tutto basato sull'apparire, sul denaro facile, l'uomo che si crea un impero dal nulla..un'immagine vincente che affascina e attrae non solo chi ha un più diretto interesse ma quella massa di gente che invece più dovrebbe tapparsi le orecchie da quei canti di sirena..invece non c'è niente che attragga più un povero dell'ostentazione di ricchezza di un ricco, il sogno di poter fare la sua stessa vita senza pensare che quel tenore di vita è possibile proprio perché esistono milioni di poveri come lui..
le generazioni future si riguarderanno questo periodo facendosi due risate, chiedendosi come abbiamo fatto a votare berlusconi per anni credendo alle sue bugie da 4 soldi e mentre si ripeteranno 'a noi non può succedere' qualcuno starà già ponendo le basi per poter ancora portare la gente a credere a un miraggio collettivo tenendoli imprigionati forse per altri 20 anni..
lunedì 3 giugno 2013
progetto eleonora
la saras presenta così il progetto eleonora
"È un progetto per la ricerca di gas naturale nel sottosuolo della provincia di Oristano. Quelli individuati nella piana di Arborea sono giacimenti di tipo convenzionale..contengono solo gas naturale e non petrolio greggio, ma soprattutto non richiederanno tecniche di perforazione particolarmente invasive. Gli studi completati da Saras indicano, con un alto margine di probabilità, la presenza nel sottosuolo del comune di Arborea di un giacimento costituito da cinque serbatoi geologici a profondità diverse (tra i 600 e i 2.850 metri) della capacità di circa 3 miliardi di m3 di gas. Saras ha chiesto l’autorizzazione per realizzare un solo pozzo esplorativo nella piano di Oristano, con l’obiettivo di confermare la presenza del gas naturale e la sua qualità. La fase di esplorazione prevede solo opere temporanee della durata complessiva di circa 6 mesi, di cui circa 50 giorni di perforazione vera e propria." ovviamente pensando a noi "Il metano eventualmente trovato ad Arborea sarà distribuito in Sardegna attraverso un collegamento con la rete di metanizzazione regionale in corso di completamento. La mancanza di gas naturale in Sardegna, unica regione in Italia a non possederne, continua a determinare una condizione di svantaggio sociale ed economico, sia per le attività industriali ed agricole sia per le famiglie. Per questo la disponibilità di una fonte energetica più pulita e meno costosa rispetto a quelle tradizionali, come potrebbe accadere grazie al metano di Arborea, si tradurrà in un vantaggio per lo sviluppo sociale ed economico della Sardegna".
queste belle immagini da libro dei sogni e da libro cuore non hanno convinto la popolazione della zona che ha creato nel 2011 un comitato contro il progetto e pochi giorni fa ha fischiato i tecnici giunti per rassicurare sulla salvaguardia dell'impatto ambientale.nel blog noprogettoeleonora.wordpress.com vengono spiegati quali sono i rischi per l'ambiente (siamo tra l'altro nei pressi di un'area protetta), la popolazione, l'economia della zona nota in tutta la sardegna per i suoi prodotti caseari.
si può davvero pensare che una multinazionale che fa i miliardi col petrolio ed è alla ricerca di altre fonti per continuare a farli possa pensare al benessere dei sardi che non hanno il metano, si può credere sul serio che facciano degli studi e inizino dei lavori solo per verificare cosa c'è nel sottosuolo senza alcun tornaconto?
queste non sono mai battaglie locali, dovunque si voglia scavare un pozzo, aprire una base, devastare un territorio in nome dell' interesse comune è sempre e solo per un tornaconto personale di pochi..
oggi è ad arborea domani potrebbe essere sotto casa tua
"È un progetto per la ricerca di gas naturale nel sottosuolo della provincia di Oristano. Quelli individuati nella piana di Arborea sono giacimenti di tipo convenzionale..contengono solo gas naturale e non petrolio greggio, ma soprattutto non richiederanno tecniche di perforazione particolarmente invasive. Gli studi completati da Saras indicano, con un alto margine di probabilità, la presenza nel sottosuolo del comune di Arborea di un giacimento costituito da cinque serbatoi geologici a profondità diverse (tra i 600 e i 2.850 metri) della capacità di circa 3 miliardi di m3 di gas. Saras ha chiesto l’autorizzazione per realizzare un solo pozzo esplorativo nella piano di Oristano, con l’obiettivo di confermare la presenza del gas naturale e la sua qualità. La fase di esplorazione prevede solo opere temporanee della durata complessiva di circa 6 mesi, di cui circa 50 giorni di perforazione vera e propria." ovviamente pensando a noi "Il metano eventualmente trovato ad Arborea sarà distribuito in Sardegna attraverso un collegamento con la rete di metanizzazione regionale in corso di completamento. La mancanza di gas naturale in Sardegna, unica regione in Italia a non possederne, continua a determinare una condizione di svantaggio sociale ed economico, sia per le attività industriali ed agricole sia per le famiglie. Per questo la disponibilità di una fonte energetica più pulita e meno costosa rispetto a quelle tradizionali, come potrebbe accadere grazie al metano di Arborea, si tradurrà in un vantaggio per lo sviluppo sociale ed economico della Sardegna".
queste belle immagini da libro dei sogni e da libro cuore non hanno convinto la popolazione della zona che ha creato nel 2011 un comitato contro il progetto e pochi giorni fa ha fischiato i tecnici giunti per rassicurare sulla salvaguardia dell'impatto ambientale.nel blog noprogettoeleonora.wordpress.com vengono spiegati quali sono i rischi per l'ambiente (siamo tra l'altro nei pressi di un'area protetta), la popolazione, l'economia della zona nota in tutta la sardegna per i suoi prodotti caseari.
si può davvero pensare che una multinazionale che fa i miliardi col petrolio ed è alla ricerca di altre fonti per continuare a farli possa pensare al benessere dei sardi che non hanno il metano, si può credere sul serio che facciano degli studi e inizino dei lavori solo per verificare cosa c'è nel sottosuolo senza alcun tornaconto?
queste non sono mai battaglie locali, dovunque si voglia scavare un pozzo, aprire una base, devastare un territorio in nome dell' interesse comune è sempre e solo per un tornaconto personale di pochi..
oggi è ad arborea domani potrebbe essere sotto casa tua
domenica 2 giugno 2013
tolleranza e libertà
mi ha sempre colpito molto, per non dire irritato, l'atteggiamento di quei credenti che accusano gli atei, o più semplicemente coloro che esprimono delle opinioni diverse dai loro infallibili dogmi, di offendere la loro sensibilità religiosa, di essere intolleranti e non lasciare loro la libertà di credere..sembra di sentire berlusconi che da 20 anni insulta chi non la pensa come lui ma intanto accusa gli altri di insultarlo! chiaramente il partito dell'amore contro il partito dell'odio. come dice il proverbio il bue che dice cornuto all'asino
ora la logica direbbe questo: chi è contro l'eutanasia, i matrimoni gay, le unioni civili, il preservativo, contro il diritto della donna di decidere del proprio corpo, contro il divorzio, chi entra nelle lenzuola delle persone e vuole decidere come si deve nascere e morire?..hanno uno strano modo di ragionare questi perseguitati cronici, la persecuzione da parte di chi non ragiona come loro, questi strenui difensori della libertà, la libertà di essere greggi che recitano preghiere a memoria e fanno solo si con la testa...
ma siccome con la logica non si può ragionare, soprattutto in italia, diciamo che alla fine si può trovare la coerenza in tutto questo, nel fatto che il bisogno di imporre il proprio dio come unico è il fondamento della chiesa cattolica, evangelizzare le genti si scontra perciò col fatto che ci sia qualcuno che non voglia essere evangelizzato; chi non ha bisogno di nessun credo, di nessun dio diventa ai loro occhi un intollerante, un irrispettoso, chi è depositario della verità si sente offeso se c'è qualcuno che si gira dall'altra parte per non sentirla.
la storia ci insegna quali sono le conseguenze di questo modo ottuso di vedere le cose, di "credere" acriticamente qualunque cosa venga inculcata per seguire la fede: fanatismo, donne bruciate come streghe, crociate, tentativo di limitare e oscurare la scienza e la medicina con conseguenti cause di diffusione di epidemie (vedi l'aids in africa).
e giustamente nelle nostre scuole pubbliche la storia ha un'importanza limitata mentre la religione viene ormai insinuata fin dalla scuola materna..amen..
ps. in europa almeno un minimo di distinzione tra destra e sinistra la si può trovare ovunque, non per proporre un modello di sistema alternativo al liberismo ahimè ma almeno nel tutelare i diritti civili per tutti i cittadini e approvare delle leggi che rispettino la loro libertà (in spagna o francia il dibattito non era se l'omosessuale è un malato, un pervertito, uno "normale"). in italia non è mai nell'agenda di nessuno sia perché non è mai l'ora, ci sono altre priorità e si vede (è sempre ora delle riforme) sia perché non c'è la sinistra ma solo ibridi in cui rispunta sempre il virus democristiano sia perché abbiamo in casa lo stato estero vaticano che detta le condizioni!
ora la logica direbbe questo: chi è contro l'eutanasia, i matrimoni gay, le unioni civili, il preservativo, contro il diritto della donna di decidere del proprio corpo, contro il divorzio, chi entra nelle lenzuola delle persone e vuole decidere come si deve nascere e morire?..hanno uno strano modo di ragionare questi perseguitati cronici, la persecuzione da parte di chi non ragiona come loro, questi strenui difensori della libertà, la libertà di essere greggi che recitano preghiere a memoria e fanno solo si con la testa...
ma siccome con la logica non si può ragionare, soprattutto in italia, diciamo che alla fine si può trovare la coerenza in tutto questo, nel fatto che il bisogno di imporre il proprio dio come unico è il fondamento della chiesa cattolica, evangelizzare le genti si scontra perciò col fatto che ci sia qualcuno che non voglia essere evangelizzato; chi non ha bisogno di nessun credo, di nessun dio diventa ai loro occhi un intollerante, un irrispettoso, chi è depositario della verità si sente offeso se c'è qualcuno che si gira dall'altra parte per non sentirla.
la storia ci insegna quali sono le conseguenze di questo modo ottuso di vedere le cose, di "credere" acriticamente qualunque cosa venga inculcata per seguire la fede: fanatismo, donne bruciate come streghe, crociate, tentativo di limitare e oscurare la scienza e la medicina con conseguenti cause di diffusione di epidemie (vedi l'aids in africa).
e giustamente nelle nostre scuole pubbliche la storia ha un'importanza limitata mentre la religione viene ormai insinuata fin dalla scuola materna..amen..
ps. in europa almeno un minimo di distinzione tra destra e sinistra la si può trovare ovunque, non per proporre un modello di sistema alternativo al liberismo ahimè ma almeno nel tutelare i diritti civili per tutti i cittadini e approvare delle leggi che rispettino la loro libertà (in spagna o francia il dibattito non era se l'omosessuale è un malato, un pervertito, uno "normale"). in italia non è mai nell'agenda di nessuno sia perché non è mai l'ora, ci sono altre priorità e si vede (è sempre ora delle riforme) sia perché non c'è la sinistra ma solo ibridi in cui rispunta sempre il virus democristiano sia perché abbiamo in casa lo stato estero vaticano che detta le condizioni!
venerdì 24 maggio 2013
hasta siempre don
abbiamo solo in prestito questo corpo, così come una testa e un cuore.. e l'uso che si sceglie di farne risponde solo alla propria coscienza e, se esiste, alla propria anima...
ci sono però due strade, scegliere da che parte stare, da quella dei potenti o da quella degli ultimi, scegliere di appoggiare dogmi e gerarchie o sporcarsi le mani e toccare con mano le miserie altrui..certo è più semplice percorrere la prima, è una via già segnata, non ci sono ostacoli, si evita di pensare e di porsi troppi perché, si legge un vangelo a memoria senza capire cosa si recita..la seconda è la via più accidentata di chi vive per la strada e tocca con mano la sofferenza dei senza voce..
sembrava quasi irreale don Gallo, lo sentivi parlare e ti sembrava che si fosse capovolto il mondo, un prete comunista, quasi una contraddizione in termini, un prete che parlava di sinistra più di tutti quelli che in teoria dovrebbero rappresentarla. un uomo che soprattutto credeva che la crisi fosse provocata da questo sistema capitalistico e che ci fosse bisogno di lottare per creare un mondo diverso..quanti leader della cosiddetta sinistra hanno mai osato mettere in discussione questo sistema? avere uno sguardo rivolto al domani per poter davvero proporre un'alternativa a questo pantano..
la chiesa non condanna i preti pedofili ma isola, allontana, scomunica i preti che non hanno solo la vocazione di recitare a memoria una messa ma hanno un missione che dovrebbe in teoria essere compatibile con ciò predicano..
in un fiume di miserie morali e culturali la voce di questo piccolo grande uomo mancherà parecchio...
mercoledì 15 maggio 2013
zirichiltaggia
quattro anni di sardegna vuol dire come minimo se uno ci vive dentro insieme imparare il dialetto …allora mi sono permesso di scrivere questa roba qua …
solo un grande uomo poteva dire una frase del genere, fabrizio da genova che ha scelto di vivere nella campagna sarda, che ne impara "la lingua" , che viene rapito ma perdona i suoi rapitori perché sa distinguere i pesci piccoli dai mandanti grossi..quanti hanno dimostrato un tale rispetto verso la sardegna e i sardi?
la sardegna...un'isola vicina eppur lontana, un luogo di passaggio al centro del mediterraneo, un passato da terra di conquista dove chiunque ha lasciato la propria impronta, una terra dalle mille sfaccettature e dalle tante contraddizioni..una terra quasi non nostra...una regione autonoma solo sulla carta..
...è il sole che riesci a intravedere anche nelle giornate più grigie, è il maestrale sempre e comunque, è cultura e tradizione, è la cucina migliore del mondo, è una lingua che non si studia, (dove una parola si pronuncia in modo diverso da un paese all'altro) che quasi non si tramanda più..
...è nostalgia sia per chi parte sia per chi vi resta, è un amore viscerale quasi disperato che ci accomuna tutti ovunque ci troviamo, è la voglia di partire e quando sei lontano la voglia di tornare...
la sardegna è un posto unico ma perché si fa di tutto per distruggere il suo ambiente, perché hanno creato uno sviluppo basato sulla chimica e le raffinerie, perché la Saras, Macchiareddu, Ottana, Porto Torres? solo una politica finalizzata ad allontanare le persone dalla terra e dal bestiame per inseguire un benessere momentaneo che, sin dal principio, si sapeva non sarebbe durato e oggi questo è sotto gli occhi di tutti..solo un mezzo per togliere ogni prospettiva futura e liberarsi dei sardi costringendoli a partire..
rimaniamo aggrappati sempre e comunque a miliardari che hanno comprato non solo le aree più belle ma la dignità delle persone, convinte che raccogliere le briciole e fare le foto al loro lusso ostentato fosse la maggiore conquista..
dove il tanto decantato orgoglio dei sardi? non è solo conservare le proprie tradizioni, è ribellarsi a chi cementifica selvaggiamente le coste, è ribellarsi a chi impone un turismo di lusso per soli ricchi che si concentra solo nei mesi di luglio e agosto (quando col clima che abbiamo potrebbe durare tutto l'anno), è ribellarsi a chi continua a isolarci (è un vero scandalo quel che stanno facendo coi collegamenti navali e coi continui tentativi di tagliare la continuità territoriale e i collegamenti aerei)..
la sardegna non è la costa smeralda, non è villa certosa, non è perdas de fogu, non è una classe dirigente che ci ha svenduto pezzo per pezzo, o meglio questo è quello che è stato costruito finora ma se vogliamo che questo pezzo di terra ci appartenga sul serio non basta gridare ai quattro venti che vogliamo l'indipendenza, bisogna prima di tutto smettere di aspettare che arrivi il ricco di turno, la multinazionale di turno, a ridarci il lavoro, a imporci uno "sviluppo" che in un'isola non può avere né presente né futuro..
so che il discorso è più complicato ma se siamo arrivati a un binario morto lasciando solo macerie dietro e prospettive nulle davanti, perché continuare a seguire la corrente e aspettare che arrivi qualcuno a salvarci invece di valorizzare tutto il bello che abbiamo intorno e provare a essere noi uniti e padroni del nostro destino?
sabato 11 maggio 2013
un minuto di silenzio
mentre i giornali erano impegnati a riscrivere la storia presentando giulio andreotti come lo statista protagonista di 60 anni di potere nel silenzio di tutti è morta una grande donna, agnese piraino leto vedova borsellino.
ancora una volta l'informazione ha dato il peggio di sé impegnandosi nel tessere le lodi di un uomo che non solo la storia può giudicare, rimangono, non le sue battute, la sua freddezza, la sua ironia, ma i suoi rapporti oscuri con i maggiori centri di potere, la mafia, il vaticano, la p2, gli usa; la sardegna ha pagato e ancora paga i suoi accordi personali stipulati in gran segreto con gli stati uniti, siamo stati venduti perché in una posizione centrale e strategica nel mediterraneo.
l'unico ad aver avuto la dignità di ribellarsi a questo balletto è stato umberto ambrosoli che, mentre nella regione lombardia si celebrava l'ennesimo minuto di silenzio in suo ricordo, è uscito dall'aula; andreotti aveva detto che il padre giorgio, assassinato perché stava indagando sui loschi affari del banchiere sindona, se l era cercata..un gesto normale per il figlio di uomo coraggioso, sarebbe stato un gesto ancora più significativo non lasciarlo solo, soprattutto per quei consiglieri che in campagna elettorale lo hanno appoggiato (mi viene maliziosamente da pensare sfruttando la sua onestà e la sua storia per arrivare ad un posto prestigioso nel pirellone) e abbandonare quell'aula a chi s'inchina al potere e lascia che siano i posteri a esprimere un giudizio che loro sono in grado di dare..
paradossalmente hanno dimostrato più "coraggio" i tifosi negli stadi, per una volta ricordati non per cori razzisti e le violenze ma tutti uniti nei fischi durante il minuto di silenzio imposto anche nei campi sportivi non si sa per quale motivo...
chiamare le cose col loro nome sarebbe già un grande gesto di giustizia nei confronti della verità, andreotti non è stato dichiarato innocente, è un prescritto colpevole di associazione a delinquere con la mafia per fatti accertati fino al 1980..la morte del giudice borsellino è stata materialmente eseguita dalla mafia ma i mandanti sono organi dello stato, basta chiamarla "presunta" trattativa stato-mafia..
non siamo così ipocriti o illusi da pensare che la verità su quell'ennesima stagione di misteri verrà fuori, ci sono verità che si possono solo immaginare ma non confessare; come ha detto licio gelli, dopo la morte del divo, i veri uomini sono quelli che si portano i segreti con loro. la giustizia può provare a indagare ma finirà sempre tutto in un vicolo chiuso perché l'italia è un paese dalla doppia storia, quella ufficiale dei fatti che appaiono e spesso esplodono e i meccanismi che ci stanno dietro..
ancora una volta l'informazione ha dato il peggio di sé impegnandosi nel tessere le lodi di un uomo che non solo la storia può giudicare, rimangono, non le sue battute, la sua freddezza, la sua ironia, ma i suoi rapporti oscuri con i maggiori centri di potere, la mafia, il vaticano, la p2, gli usa; la sardegna ha pagato e ancora paga i suoi accordi personali stipulati in gran segreto con gli stati uniti, siamo stati venduti perché in una posizione centrale e strategica nel mediterraneo.
l'unico ad aver avuto la dignità di ribellarsi a questo balletto è stato umberto ambrosoli che, mentre nella regione lombardia si celebrava l'ennesimo minuto di silenzio in suo ricordo, è uscito dall'aula; andreotti aveva detto che il padre giorgio, assassinato perché stava indagando sui loschi affari del banchiere sindona, se l era cercata..un gesto normale per il figlio di uomo coraggioso, sarebbe stato un gesto ancora più significativo non lasciarlo solo, soprattutto per quei consiglieri che in campagna elettorale lo hanno appoggiato (mi viene maliziosamente da pensare sfruttando la sua onestà e la sua storia per arrivare ad un posto prestigioso nel pirellone) e abbandonare quell'aula a chi s'inchina al potere e lascia che siano i posteri a esprimere un giudizio che loro sono in grado di dare..
paradossalmente hanno dimostrato più "coraggio" i tifosi negli stadi, per una volta ricordati non per cori razzisti e le violenze ma tutti uniti nei fischi durante il minuto di silenzio imposto anche nei campi sportivi non si sa per quale motivo...
chiamare le cose col loro nome sarebbe già un grande gesto di giustizia nei confronti della verità, andreotti non è stato dichiarato innocente, è un prescritto colpevole di associazione a delinquere con la mafia per fatti accertati fino al 1980..la morte del giudice borsellino è stata materialmente eseguita dalla mafia ma i mandanti sono organi dello stato, basta chiamarla "presunta" trattativa stato-mafia..
non siamo così ipocriti o illusi da pensare che la verità su quell'ennesima stagione di misteri verrà fuori, ci sono verità che si possono solo immaginare ma non confessare; come ha detto licio gelli, dopo la morte del divo, i veri uomini sono quelli che si portano i segreti con loro. la giustizia può provare a indagare ma finirà sempre tutto in un vicolo chiuso perché l'italia è un paese dalla doppia storia, quella ufficiale dei fatti che appaiono e spesso esplodono e i meccanismi che ci stanno dietro..
giovedì 25 aprile 2013
ora e sempre Resistenza
al di la delle celebrazioni, utili per non dimenticare ma a volte stucchevoli e ipocrite a seconda di chi si fa portavoce di valori in cui non crede solo per immagine istituzionale, cosa rimane di questo 25 aprile?
in realtà non ci siamo mai liberati dai fascisti e dal fascismo, fuori e dentro il parlamento siedono esponenti che tranquillamente vanno fieri del loro passato malgrado sia riconosciuto come reato l'apologia del fascismo e la ri-costituzione del partito fascista (cosa sono forza nuova e casapound circoli di bocce!)
in realtà alla liberazione fisica dell'italia non è seguito un vero movimento culturale, una rivoluzione morale che fosse capace di comprendere veramente gli errori fatti, analizzarli a fondo per poi impedire che si aprissero degli spiragli nel futuro una volta passata la forte emozione seguita alla fine della guerra, all'esaltazione per la libertà e per la lotta partigiana. da questa ondata d'entusiasmo è nata la costituzione coi principi generali migliori che si possano desiderare ma quello che doveva essere il punto di partenza si è rivelato un punto di arrivo.
l'italia è un paese con la memoria corta, sempre pronta a salire sul carro del vincitore e a inseguire l'uomo forte, oggi come ieri, quelli che il giorno prima erano fascisti il giorno dopo erano festanti a piazzale loreto; nel momento di fare veramente lo scatto verso il cambiamento la forza di autoconservazione ha sempre prevalso sul cambiamento (ricorda forse qualcosa?)
nell'Italia delle larghe intese, della sinistra che non c'è più da troppo tempo, nel paese degli indifferenti, in ricordo di chi ha lottato contro tutto questo:
in realtà non ci siamo mai liberati dai fascisti e dal fascismo, fuori e dentro il parlamento siedono esponenti che tranquillamente vanno fieri del loro passato malgrado sia riconosciuto come reato l'apologia del fascismo e la ri-costituzione del partito fascista (cosa sono forza nuova e casapound circoli di bocce!)
in realtà alla liberazione fisica dell'italia non è seguito un vero movimento culturale, una rivoluzione morale che fosse capace di comprendere veramente gli errori fatti, analizzarli a fondo per poi impedire che si aprissero degli spiragli nel futuro una volta passata la forte emozione seguita alla fine della guerra, all'esaltazione per la libertà e per la lotta partigiana. da questa ondata d'entusiasmo è nata la costituzione coi principi generali migliori che si possano desiderare ma quello che doveva essere il punto di partenza si è rivelato un punto di arrivo.
l'italia è un paese con la memoria corta, sempre pronta a salire sul carro del vincitore e a inseguire l'uomo forte, oggi come ieri, quelli che il giorno prima erano fascisti il giorno dopo erano festanti a piazzale loreto; nel momento di fare veramente lo scatto verso il cambiamento la forza di autoconservazione ha sempre prevalso sul cambiamento (ricorda forse qualcosa?)
se oggi chiedete a un giovane cosa rappresenta questa giornata non so quanti sarebbero in grado di rispondere, perché non c'è nessuno nelle aule di scuola che sappia o osi fare un discorso del genere senza essere apostrofato come comunista."Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati.Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità della nazione, andate là, o giovani, col pensiero, perché là è nata la nostra costituzione."(Piero Calamandrei, Discorso ai giovani sulla Costituzione nata dalla Resistenza. Milano, 26 gennaio 1955).
nell'Italia delle larghe intese, della sinistra che non c'è più da troppo tempo, nel paese degli indifferenti, in ricordo di chi ha lottato contro tutto questo:
Antonio Gramsci“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani.Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti...Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.
lunedì 22 aprile 2013
in fondo a sinistra
«Credo
che la sofferenza di oggi possa insegnare qualcosa alla sinistra: per
esempio, che non si vive di sole tattiche, la sinistra non può farlo.
Che non si può passar sopra i principi, non sono trattabili. Che con
Berlusconi non si fanno riforme né accordi. Che le ambiguità del passato
si pagano tutte. Berlusconi, la destra, possono fare quello che
vogliono, possono sfondare il muro della decenza
e della costituzionalità e restano in piedi lo stesso. Ma se la
sinistra non è limpida, unita, sinceramente agganciata a dei principi di
igiene politica che tutti riconoscono, allora la sinistra paga e
duramente. Non ha alternative all'essere “brava”, sincera, unita,
pulita. Aggiungerei generosa. È come se la storia la richiamasse senza
sconti al rispetto della sua natura, della sua vocazione. Quel fronte
ideale che Grillo si impegna a rivendicare per sé e per la sua
formazione esiste già: sta nella base della sinistra».
Francesco Guccini
giovedì 18 aprile 2013
complici
non lo si scopre adesso cos'è il pd, sono anni che fanno da stampella al pdl per sopravvivere insieme in un sistema che gli ha permesso di conservare il potere senza problemi per tutti questi anni
nel 1994, dopo tangentopoli, serviva creare un nuovo equilibrio per non essere spazzati via tutti quanti ed ecco che scende in campo l'uomo della provvidenza, bastava far rispettare la legge e rispedirlo al mittente invece no acuti come sempre, chiusi nelle loro botteghe oscure a ripetere che le tv non portano voti e a lasciare che un sol uomo avesse il controllo di tutta l'informazione
poi, se magari all'inizio potevi anche pensare che erano solo masochisti e poco perspicaci, cogli anni non potevi non vedere che i pdini erano complici fino al midollo, loro i professionisti della politica, gli ex comunisti (povero berlinguer!) a fare gli accordi al buio con l'avversario mentre facevano finta di fargli opposizione in televisione (perché ormai anche le piazze erano troppo grandi e troppo comode le poltrone dei salotti)
la cosa più emblematica è stato un discorso del 'saggio' violante che candidamente aveva ammesso in aula che era stato garantito a berlusconi che le sue televisioni non sarebbero state toccate come se far rispettare le regole fosse un accanimento contro di lui... cos'era la bicamerale di d'alema se non un inciucio sui temi della giustizia..dulcis in fundo bersani che incontra berlusconi al buio e propone come candidato presidente marini...
vogliamo ancora fare finta di nulla o continuare a dare un'ultimissima possibilità a questo pd..
domenica 14 aprile 2013
padre pizarro
questo invece è l'esatto opposto, come spiegare una cosa seria usando la satira e l'ironia, praticamente geniale!!
sabato 13 aprile 2013
ironia involontaria
su gentile suggerimento del mio super amico ateo la hit che fa concorrenza ad un'altra opera d'arte
dei grandi esempi di umorismo involontario, forse la cosa più divertente è che esiste qualcuno che può considerare questi video seriamente...
venerdì 12 aprile 2013
rivoluzione...maestro
" Gli italiani sono fatti così: vogliono che uno pensi per loro Se va bene, va bene. Se va male, poi lo impiccano a testa sotto. Questo è l’italiano. Gassman e Sordi ne “La Grande Guerra”? Avevano una loro spinta personale, un orgoglio, una dignità della persona che noi abbiamo perso, completamente.
Ormai nessuno si dimette, siamo tutti pronti a chinare il capo pur di mantenere il posto, di guadagnare. Pronti a sopraffarci, a intrallazzare. Uno la prima cosa che fa è di mettersi d’accordo con un altro per superare le difficoltà. Non c’è nessuna dignità, da nessuna parte. E’ proprio la generazione che è corrotta, malata, che va spazzata via. Non so da che cosa, non so da chi. O meglio: lo saprei. Ma lasciamo andare.
La speranza è una trappola. Una brutta parola, non si deve usare. La speranza è una trappola inventata dai padroni, quelli che ti dicono «state buoni, zitti, pregate, che avrete il vostro riscatto, la vostra ricompensa nell’aldilà, perciò adesso state buoni, tornate a casa – sì, siete dei precari, ma tanto fra 2-3 mesi vi assumiamo ancora, vi daremo un posto. State buoni, abbiate speranza». Mai avere la speranza. La speranza è una trappola, è una cosa infame, inventata da chi comanda.
Come finisce questo film? Non lo so. Io spero che finisca con quello che in Italia non c’è mai stato: una bella botta, una bella rivoluzione. C’è stata in Inghilterra, in Francia, in Russia, in Germania, dappertutto meno che in Italia. Quindi ci vuole qualcosa che riscatti veramente questo popolo che è sempre stato sottoposto, che è trecent’anni che è schiavo di tutti. Se vuole riscattarsi, il riscatto non è una cosa semplice. E’ doloroso, esige anche dei sacrifici. Se no, vada alla malora – che è dove sta andando, ormai da tre generazioni."
un uomo veramente saggio!!!
mercoledì 10 aprile 2013
donne quale dignità
Ma davvero se ci fossero più donne al potere il mondo sarebbe migliore? mi sono fatta questa domanda quando ho sentito che era morta la lady di ferro, l'unica donna inglese ad aver ricoperto la carica di primo ministro; da buona allieva della scuola di chigago e buona alleata di reagan la sua ricetta era semplice, privatizzare tutto il possibile e fare la guerra a chiunque si opponesse al liberismo più sfrenato. Alla faccia del politicamente corretto di questi giorni che la ricordano come un grande leader le parole di Ken Loach sono illuminanti "Margaret Thatcher è stata il primo ministro più controverso e distruttivo dei tempi moderni. La disoccupazione di massa, la chiusura di fabbriche, le comunità distrutte: questa è la sua eredità. Era una combattente e il suo nemico era la classe operaia inglese. Le sue vittorie sono state aiutate dai capi politici corrotti del Partito laburista e di molti sindacati.Se la Thatcher era la suonatrice di organetto, Blair era la scimmia. Voglio inoltre ricordare l'amicizia tra il dittatore cileno Augusto Pinochet e la Thatcher, la quale ha chiamato Nelson Mandela «terrorista». Come dovremmo onorarla, dunque? Privatizziamo il suo funerale. Lo mettiamo sul mercato e accettiamo l'offerta più economica. È quello che avrebbe voluto."
In italia la dignità delle donne viene offesa da una frase di battiato... davvero ci sono troie in parlamento? ci stupiamo adesso? avrebbe dovuto usare un giro di parole così la nostra dignità sarebbe stata tutelata? siamo così ipocriti da non chiamare le cose col loro nome, a lamentarci che non ci sono abbastanza donne nei piani alti del potere e poi ci ritroviamo le fornero e le marcegaglia e per anni riempiamo il parlamento di mussolini, bergamini, polverini (solo per la rima) e di carfagne e brambilla. A che serve difendere a prescindere le donne e sperare di avere un papa o un presidente della repubblica donna se poi sono le stesse donne a non avere un briciolo di dignità e dare l'immagine di essere sempre in vendita come i peggiori scilipoti e razzi.
In italia la dignità delle donne viene offesa da una frase di battiato... davvero ci sono troie in parlamento? ci stupiamo adesso? avrebbe dovuto usare un giro di parole così la nostra dignità sarebbe stata tutelata? siamo così ipocriti da non chiamare le cose col loro nome, a lamentarci che non ci sono abbastanza donne nei piani alti del potere e poi ci ritroviamo le fornero e le marcegaglia e per anni riempiamo il parlamento di mussolini, bergamini, polverini (solo per la rima) e di carfagne e brambilla. A che serve difendere a prescindere le donne e sperare di avere un papa o un presidente della repubblica donna se poi sono le stesse donne a non avere un briciolo di dignità e dare l'immagine di essere sempre in vendita come i peggiori scilipoti e razzi.
lunedì 8 aprile 2013
l'industria della carità
di solito non mando messaggi ad associazioni di volontariato o per campagne di raccolta fondi che seguono a catastrofi, semplicemente perchè non sai mai dove finiranno questi soldi, se, quanto e quando finiranno a coloro a cui erano destinati e non c'è cosa più schifosa che sfruttare la solidarietà per guadagnarci sopra.
l'unica associazione che da sempre mi ha ispirato fiducia è emergency, per cui il messaggio al numero 45505 l'ho mandato volentieri..
non avendo una conoscenza su ciò che orbita tra le onlus e il mondo della solidarietà, a parte le cose che si sentono, uno dei prossimi libri da leggere sarà sicuramente "L'industria della carità: Da storie e testimonianze inedite il volto nascosto della beneficenza"..
l'unica associazione che da sempre mi ha ispirato fiducia è emergency, per cui il messaggio al numero 45505 l'ho mandato volentieri..
non avendo una conoscenza su ciò che orbita tra le onlus e il mondo della solidarietà, a parte le cose che si sentono, uno dei prossimi libri da leggere sarà sicuramente "L'industria della carità: Da storie e testimonianze inedite il volto nascosto della beneficenza"..
domenica 7 aprile 2013
sabato 6 aprile 2013
i bambini sono di sinistra
i bambini sono di sinistra malgrado l'ora di religione obbligatoria
i bambini sono di sinistra grazie all'ora di religione obbligatoria :-)
mercoledì 3 aprile 2013
nella mia ora di libertà
Certo bisogna farne di strada
da una ginnastica d'obbedienza
fino ad un gesto molto più umano
che ti dia il senso della violenza
però bisogna farne altrettanta
per diventare così coglioni
da non riuscire più a capire
che non ci sono poteri buoni
da non riuscire più a capire
che non ci sono poteri buoni.
E adesso imparo un sacco di cose
in mezzo agli altri vestiti uguali
tranne qual'è il crimine giusto
per non passare da criminali.
C'hanno insegnato la meraviglia
verso la gente che ruba il pane
ora sappiamo che è un delitto
il non rubare quando si ha fame
ora sappiamo che è un delitto
il non rubare quando si ha fame.
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