Mentre davo da mangiare ai cani e i gatti di casa, che ho la fortuna di lasciare liberi di vivere la propria esistenza in grandi spazi all'aria aperta,mi è venuta in mente un immagine.
Gli animali non hanno la sensibilità di pensare, anche di fronte a tanto cibo, che c è la possibilità di dividerselo perché basta per tutti, ma hanno solo l 'istinto di riempirsi la pancia tenendo lontani gli altri, ogni volta tento quindi di fare da arbitro, di far mangiare tutti quanti, mettendo il cibo in posti diversi per far avvicinare tutti o magari evitando che sia sempre il cane a mangiare tutto a discapito dei gatti. Questo è l'istinto delle bestie ed è normale e anche l 'uomo, essendo un animale, ha lo stesso istinto egoista, ma siccome ci siamo evoluti e abbiamo quella cosa chiamata cervello e quella cosa ancora più strana e inspiegabile definita sensibilità, non dovremo fermarci al nostro puro piacere ma guardare a far star bene anche gli altri. Questo è il compito che, in teoria, dovrebbe avere qualunque stato, garantire un sistema sociale che protegga i piu deboli e eviti gli squilibri che portano inevitabilmente e direttamente alla legge della giungla. La realtà, come si vede, è che a qualunque livello si è sempre forti coi deboli e deboli coi forti.
L' attuale liberismo è proprio il sistema che porta ai massimi livelli questo istinto, l' avidità e l'egoismo fatto a sistema, gli ultra ricchi e i morti fame, l 'individualismo sfrenato e la solitudine dei più. Quando ancora si aveva la forza e la convinzione di lottare per delle idee, il comunismo, (non stalin, non mao e nemmeno fidel che sono solo persone che hanno sfruttato le lotte dei propri popoli per affermare dittature personali) ha rappresentato la sfida più grande, tentare di frenare gli istinti riconoscendo che siamo tutti uguali, che abbiamo lo stesso diritto ad avere una casa, un lavoro, una vita dignitosa, questa era l'utopia più grande, cito norberto bobbio " quando accade in Cina quel fatto che suscitò orrore quasi ovunque e cioè l uso delle armi per fermare gli studenti a piazza Tien an men scrissi che il comunismo era un utopia capovolta perché era un utopia di liberazione degli esseri umani che si era capovolta nel suo contrario e cioè nella costrizione e nell'oppressione degli esseri umani. Però scrivero anche che i motivi per i quali il comunismo era nato sono ancora vivi.." gli uomini erano sbagliati non le idee, e nel momento in cui è caduto quel muro fisico e ideale che teneva legate speranze e illusioni, utopie e realtà, si è abbandonato tutto e con un colpo di spugna si è cancellata anche la voglia di lottare..
sabato 26 ottobre 2013
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