giovedì 30 gennaio 2014

senza pause

Spesso si ha la brutta abitudine di parlare senza cognizione di causa e di decidere come devono vivere gli altri comodamente seduti nei propri privilegi senza avere la minima idea di come si sta la fuori..un esempio piccolo ma significativo...l operaio che sembra una figura d annata, un immagine sbiadita del 900 dove si lottava per non essere schiavi di qualcuno o di qualcosa, viene sottoposto a ricatti mascherati da trattative, e così, in nome della crisi, qualsiasi cosa si può negare, dallo stipendio ai sindacati, alle pause..
avendo lavorato un paio di anni alla zanussi elettrolux, in veneto, so che quello che alle orecchie di qualcuno può sembrare una sciocchezza come una pausa in più o in meno non lo è,  perché lavori principalmente come un automa in mezzo agli automi e soprattutto per chi per 6 o 8 ore esegue lo stesso identico movimento avere 10 minuti per tornare umano non è un privilegio ma una necessità. Non dimenticherò mai cosa ci disse un responsabile il primo giorno di lavoro mostrandoci la fabbrica, queste sono macchine nuove e belle perché ci permettono di risparmiare molti operai..per anni quella che era la fabbrica più grande della zona ha preferito investire e buttare i soldi su macchinari che non avrebbe utilizzato con la sola speranza di fare a meno del personale umano..
i personaggi come marchionne hanno buon gioco a fare ciò che vogliono, in un tale vuoto politico e con l informazione che non fa informazione ma solo propaganda ai potenti, viene premiato chi chiude gli stabilimenti solo per cercare altrove manodopera a bassissimo costo...ma perché il signor marchionne non prova cosa significa lavorare in una catena di montaggio per 200 euro al mese..e senza una pausa

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un blasfemo