«Credo
che la sofferenza di oggi possa insegnare qualcosa alla sinistra: per
esempio, che non si vive di sole tattiche, la sinistra non può farlo.
Che non si può passar sopra i principi, non sono trattabili. Che con
Berlusconi non si fanno riforme né accordi. Che le ambiguità del passato
si pagano tutte. Berlusconi, la destra, possono fare quello che
vogliono, possono sfondare il muro della decenza
e della costituzionalità e restano in piedi lo stesso. Ma se la
sinistra non è limpida, unita, sinceramente agganciata a dei principi di
igiene politica che tutti riconoscono, allora la sinistra paga e
duramente. Non ha alternative all'essere “brava”, sincera, unita,
pulita. Aggiungerei generosa. È come se la storia la richiamasse senza
sconti al rispetto della sua natura, della sua vocazione. Quel fronte
ideale che Grillo si impegna a rivendicare per sé e per la sua
formazione esiste già: sta nella base della sinistra».
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