domenica 2 giugno 2013

tolleranza e libertà

mi ha sempre colpito molto, per non dire irritato, l'atteggiamento di quei credenti che accusano gli atei, o più semplicemente coloro che esprimono delle opinioni diverse dai loro infallibili dogmi, di offendere la loro sensibilità religiosa, di essere intolleranti e non lasciare loro la libertà di credere..sembra di sentire berlusconi  che da 20 anni insulta chi non la pensa come lui ma intanto accusa gli altri di insultarlo! chiaramente il partito dell'amore contro il partito dell'odio. come dice il proverbio il bue che dice cornuto all'asino
ora la logica direbbe questo: chi è contro l'eutanasia, i matrimoni gay, le unioni civili, il preservativo, contro il diritto della donna di decidere del proprio corpo, contro il divorzio, chi entra nelle lenzuola delle persone e vuole decidere come si deve nascere e morire?..hanno uno strano modo di ragionare questi perseguitati cronici, la persecuzione da parte di chi non ragiona come loro, questi strenui difensori della libertà, la libertà di essere greggi che recitano preghiere a memoria e fanno solo si con la testa...
ma siccome con la logica non si può ragionare, soprattutto in italia, diciamo che alla fine si può trovare la coerenza in tutto questo, nel fatto che il bisogno di imporre il proprio dio come unico è il fondamento della chiesa cattolica, evangelizzare le genti si scontra perciò col fatto che ci sia qualcuno che non voglia essere evangelizzato; chi non ha bisogno di nessun credo, di nessun dio diventa ai loro occhi un intollerante, un irrispettoso, chi è depositario della verità si sente offeso se c'è qualcuno che si gira dall'altra parte per non sentirla.
la storia ci insegna quali sono le conseguenze di questo modo ottuso di vedere le cose, di "credere" acriticamente qualunque cosa venga inculcata per seguire la fede: fanatismo, donne bruciate come streghe, crociate, tentativo di limitare e oscurare la scienza e la medicina con conseguenti cause di diffusione di epidemie (vedi l'aids in africa).
e giustamente nelle nostre scuole pubbliche la storia ha un'importanza limitata mentre la religione viene ormai insinuata fin dalla scuola materna..amen..


ps. in europa almeno un minimo di distinzione tra destra e sinistra la si può trovare ovunque, non per proporre un modello di sistema alternativo al liberismo ahimè  ma almeno nel tutelare i diritti civili per tutti i cittadini e approvare delle leggi che rispettino la loro libertà (in spagna o francia il dibattito non era se l'omosessuale è un malato, un pervertito, uno "normale"). in italia non è mai nell'agenda di nessuno sia perché non è mai l'ora, ci sono altre priorità e si vede (è sempre ora delle riforme) sia perché non c'è la sinistra ma solo ibridi in cui rispunta sempre il virus democristiano sia perché abbiamo in casa lo stato estero vaticano che detta le condizioni!

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un blasfemo