Tutto scorre lento ma veloce e forse l'unico punto fermo è non avere più nessun punto di riferimento, almeno se hai avuto qualche certezza che ha accompagnato le tue misere lotte di gioventù'..chi ha vissuto l'illusione di guardare il mondo non passivamente ma per cambiarlo, chi si è adagiato sulle generazioni precedenti, chi ha vissuto di precariato e precarietà, chi vive solo d'immagine e immagini. specchio di generazioni che neanche i sociologi saprebbero interpretare nè riuscirebbero a trovare una logica, un filo conduttore che ha portato questa strana evoluzione. O forse si..
In mezzo ad un mare di contraddizioni, pur essendo proprio la logica più elementare a scarseggiare anche nei più semplici discorsi ed in facili argomentazioni, l'unica cosa che è cambiata è stata la tecnologia che ha rivoluzionato tutto tranne il comportamento dell'uomo in società , ha solo accentuato gli atteggiamenti più beceri e meschini. L'avidità, l'egoismo, il razzismo, persino la superstizione.. ma nella sostanza come è ancora possibile avere un popolo-un 99% di schiavi moderni-classe media/sempre più bassa così facile da manipolare e una classe di ex-nobili-aristocratici-imprenditori-politici al di sopra della legge- che crea guerre tra poveri e nel frattempo si prende per se una ricchezza che basterebbe per tutti.
La storia..è tutta li la risposta, non date da studiare a memoria o personaggi da ricordare, ma un susseguirsi di fatti sempre identici a se stessi, un unico meccanismo, una evoluzione del potere che trova modi sempre nuovi di controllare le masse. Le guerre nate per apparenti futili motivi che si susseguono periodiche e le crisi che le precedono, i terroristi come gli untori, l'ignoranza e le religioni, la paura alla base di tutto che tutto giustifica soprattutto le guerre. Certi meccanismi sono così sottili che è quasi impossibile sfuggirvi e leggere cosa scrivevano in tempi non sospetti Orwell e Pasolini da l'idea di quanto fossero avanti e di quanto oggi manchino quelle voci.
Solo noi sciocchi individui sempre più individualisti non riusciamo a uscire da questo gioco e diamo più valore a metalli e fogli di carta che a persone come noi, che riusciamo a dividerci per un dio o un confine, che continuiamo a costruire muri sempre più alti come se questi potessero nascondere le nostre più misere vergogne..
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