Quanto tempo dovra passare prima che sia fermato il genocio in terra palestinese, quanti bambini innocenti devono ancora morire, quanti ospedali dovranno essere centrati senza che vengano considerati effetti collaterali, quanto ancora si deve giocare con le parole e appellarsi al diritto di israele di difendersi, quando finirà la conta quotidiana dei morti.?
Per anni ci hanno " spiegato" che la questione israelo-palestinese era complicata e semplificandola ti ripetevano, e ancora continuano a ripetere, che da una parte c è il diritto di un popolo a resistere e trovare la sua terra dopo gli orrori della guerra e dall altra i palestinesi sempre più identificati come terroristi che non riconoscono il diritto di esistere allo stato di israele.
Questa visione si è cosi insinuata da superare i fatti storici, da negare l inferno della vita quotidiana in quella terra maledetta con o senza le bombe che piovono sulla testa degli innocenti..
di fronte ai grandi sforzi della propaganda europea e americana nel giustificare questa situazione non distinguendo tra oppressori e oppressi basta togliere gli abiti ai protagonisti e analizzare i fatti senza lasciarsi influenzare dalle bandiere, facendo per una volta uno sforzo di identificazione con l altro... come cantava john lennon imagine...immagina di vivere nella tua terra insieme alla tua famiglia, immagina di convivere pacificamente con i tuoi vicini ma nel corso degli anni assisti all aumento di ospiti che non si rivelano armati delle migliori intenzioni, immagina che ti vengano posti dei confini perché è stato deciso da altri che bisogna dare un nome diverso alla tua terra, e che ora sei tu l ospite in casa tua..immagina che nel trattempo le tue terre siano espropriate e il tuo orizzonte coperto da muri mentre crescono come funghi i check point che non ti permettono i minimi spostamenti..immagina le bombe che distruggono case, scuole, ospedali in nome dell autodifesa..immagina di vivere come un topo in trappola e di non credere nell inferno perché l inferno è quello che vivi ogni giorno...
Fosse stato un qualunque altro popolo a subire una tale sorte, l indignazione sarebbe stata unanime e non sarebbe passata come una cosa normale raccontare che 4 bambini sono morti mentre giocavano nella spiaggia, non sarebbe accettabile fare il bollettino dei morti, non sarebbe umano assistere alla pulizia etnica di un popolo, perché non si continui a essere ipocriti, di quello si tratta..una cosa che accomuna tutti i genocidi nella storia e della guerra in genere è la disumanizazione del "nemico", per questo tanti sraeliani cresciuti nell odio e nel sospetto gioiscono quando vengono uccisi i palestinesi visti come un fastidio e un ostacolo alla loro vita pacifica, non come un popolo con cui costruire due stati..
Oggi ho ascoltato l intervento di moni ovadia, e spiega tutto molto meglio di me, Illuminante....
https://m.youtube.com/watch?v=c60yezpng3U
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