sabato 28 giugno 2014
il gattopardo
In questi mesi, seguendo un po più distrattamente del solito le cose italiane, un po per nausea, un po per eccessivo disgusto, mi è spesso capitato di chiedermi ma perché quegli stessi che criticavano berlusconi anche ferocemente ora giustificano renzi anche se tenta di fare le stesse cose? hanno tutti i paraocchi? Non vogliono vedere perché come ha sempre detto renzi io sono la vostra ultima speranza? Dare un credito cosi ampio a qualcuno solo perché all ultima spiaggia non è solo sbagliato è da masochisti, presentare riforme tanto per fare come se fossero la panacea di tutti i mali non risolve nessuna crisi, non ti fa pagare meno tasse né trovare lavoro. Ma poi che cosa vuol dire riforma? Di cosa stiamo parlando, di nuova legge elettorale, di cancellare il senato..per farne cosa un assemblea di consiglieri che non hanno vitalizi ma, anche se nessuno l ha proposta,l immunità parlamentare che di questi tempi in cui trovare una regione che non abbia qualcuno indagato è come trovare un tg in cui non si parla della nazionale di calcio o dei delitti in cui concentrare la morbosità della gente..
si parla di nulla come sempre, la soluzione alla crisi la propongono gli stessi che l' hanno causata, e dopo aver letto shock economy sono sempre più convinta che siano crisi create ad arte per ridurre la gente in condizione da poter essere ricattata ed accettare qualunque cosa.cancellando i diritti e rendendo la cosa pubblica una merce..prendendo ad esempio il lavoro, in che condizione si trova una persona che lo perde o non lo trova, se hai un mutuo da pagare, una famiglia da mantenere accetti tutto e vedi coloro che hanno il posto fisso come privilegiati che possono rinunciare a quelli che un tempo erano diritti..ma togliere diritti non significa che se ne avvantaggiano gli altri che non ne hanno anzi si crea la solita guerra tra poveri in cui non vincerà nessuno, solo i ricchi continueranno a essere più ricchi e i poveri più miserabili...
solo una cosa mi chiedo, dove vogliono arrivare questi signori? Ora più o meno si continua a campare altrimenti non ci sarebbero le file notturne per prendere l ultimo smarthphone in uscita a 800 euro, ma quando non ci saranno più pensioni, quando quel 50 per cento di giovani senza lavoro e senza futuro non troveranno la speranza neanche partendo come hanno fatto i nostri nonni...
Chi disquisisce ogni giorno di ricette per il popolino mi da solo l impressione di un misero regnante con la sua corte di nobili privilegiati che parlano di cose che non sanno, di problemi che non hanno e non sentono come se fossero loro (altrimenti avrebbero anche un minimo di ritegno a parlare e dire che con 80 euro si fa la spesa per un mese!). Certo non possiamo aspettarci una rivolta come quella francese o una protesta come quella greca, siamo sempre l'Italia del gattopardo, quella che già poco prima del unità con lo sbarco di Garibaldi in Sicilia fa dire al protagonista " se vogliamo che tutto rimanga com è bisogna che tutto cambi".. (a proposito a furia di sentirne parlare mi è venuta la curiosità e lo sto leggendo, a parte certe parti molto descrittive che non amo particolarmente è interessante..).
ho trovato un articolo del direttore del fatto che mi ha dato lo spunto per riniziare a scrivere dopo un po di tempo quindi lo inserisco..
"Perché a Matteo Renzi viene perdonato tutto ciò che non è stato perdonato a Silvio Berlusconi?Breve promemoria. Nel famigerato ventennio, più volte gli scherani del sultano di Arcore provarono a liberarsi delle intercettazioni telefoniche e ambientali comprovanti i loro traffici. Con la scusa della privacy da difendere, minacciarono la chiusura dei giornali che avessero pubblicato quei verbali e altri sfracelli. Si coniò giustamente il termine “bavaglio”, si organizzarono piazze ricolme di sdegno e gli strilli fecero tremare le vetrate del Quirinale e di Palazzo Chigi. Non se ne parlò più.
L’altroieri, dagli uffici del ministro Orlando è stata fatta filtrare una riforma della giustiziariguardante anche la (non) pubblicazione delle intercettazioni per vedere l’effetto che faceva. L’obiettivo è il medesimo perseguito dal crudele Caimano: evitare che finiscano sui giornali conversazioni sconvenienti per i potenti. Ma quella che un tempo sembrava una macelleria messicana oggi è una elegante sala da tè dove giornalisti ed esperti trattano il non più bavaglio con grazia e soavità come piluccassero pasticcini. E che dire della soppressione delSenato elettivo che il premier di Rignano sull’Arno ha proposto, ponendo i parlamentari della Repubblica davanti alla cortese alternativa: o la votate o ve ne andate a casa? Per aver vagheggiato qualcosa di simile, il presidente-padrone fu paragonato a Mussolini, mentre al vincitore della Ruota della fortuna ’94 basta enunciare la supercazzola del bicameralismo perfetto e tutto tace (tranne i soliti rompiscatole).
La spiegazione più banale del doppiopesismo all’italiana è che Renzi non è Berlusconi, non ha i suoi trascorsi, appare meno pericoloso e non si tinge i capelli. Senza contare che quello stesso Pd che ieri tuonava dall’opposizione contro la democrazia messa in pericolo dalla destra oggi concorda le riforme con gli ex nemici in una confusione di ruoli dove non ci sono più buoni e cattivi, ma solo una grande marmellata dolciastra. O forse, l’immunità di Renzi nasce dallo spirito del tempo di un Paese talmente stanco e sfibrato dalle nefandezze subìte e così imbrogliato e rassegnato, che preferisce lasciar perdere, e il naufragar gli è dolce in questo mare.
il Fatto Quotidiano, 28 Giugno 2014
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sembra un incubo, qualcosa dal quale non possiamo uscire, un labirinto senza via di scampo .
RispondiEliminaCome possiamo fare per risvegliare le coscienze di quelle persone che ormai da anni hanno preso il sonnifero?.
Vorrei ancora credere che ci sia in italia qualcuno disposto a lottare ed a non accettare compromessi.