giovedì 25 aprile 2013

ora e sempre Resistenza

al di la delle celebrazioni, utili per non dimenticare ma a volte stucchevoli e ipocrite a seconda di chi si fa portavoce di valori in cui non crede solo per immagine istituzionale, cosa rimane di questo 25 aprile?
in realtà non ci siamo mai liberati dai fascisti e dal fascismo, fuori e dentro il parlamento siedono esponenti che tranquillamente vanno fieri del loro passato malgrado sia riconosciuto come reato l'apologia del fascismo e la ri-costituzione del partito fascista (cosa sono forza nuova e casapound circoli di bocce!)
in realtà alla liberazione fisica dell'italia non è seguito un vero movimento culturale, una rivoluzione morale che fosse capace di comprendere veramente gli errori fatti, analizzarli a fondo per poi impedire che si aprissero degli spiragli nel futuro una volta passata la forte emozione seguita alla fine della guerra, all'esaltazione per la libertà e per la lotta partigiana. da questa ondata d'entusiasmo è nata la costituzione coi principi generali migliori che si possano desiderare ma quello che doveva essere il punto di partenza si è rivelato un punto di arrivo. 
l'italia è un paese con la memoria corta, sempre pronta a salire sul carro del vincitore e a inseguire l'uomo forte, oggi come ieri, quelli che il giorno prima erano fascisti il giorno dopo erano festanti a piazzale loreto; nel momento di fare veramente lo scatto verso il cambiamento la forza di autoconservazione ha sempre prevalso sul cambiamento (ricorda forse qualcosa?)
 "Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati.Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità della nazione, andate là, o giovani, col pensiero, perché là è nata la nostra costituzione."

(Piero Calamandrei, Discorso ai giovani sulla Costituzione nata dalla Resistenza. Milano, 26 gennaio 1955).
 se oggi chiedete a un giovane cosa rappresenta questa giornata non so quanti sarebbero in grado di rispondere, perché non c'è nessuno nelle aule di scuola che sappia o osi fare un discorso del genere senza essere apostrofato come comunista. 

nell'Italia delle larghe intese, della sinistra che non c'è più da troppo tempo, nel paese degli indifferenti, in ricordo di chi ha lottato contro tutto questo:
“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani.Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti...Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.
Antonio Gramsci  







lunedì 22 aprile 2013

in fondo a sinistra

«Credo che la sofferenza di oggi possa insegnare qualcosa alla sinistra: per esempio, che non si vive di sole tattiche, la sinistra non può farlo. Che non si può passar sopra i principi, non sono trattabili. Che con Berlusconi non si fanno riforme né accordi. Che le ambiguità del passato si pagano tutte. Berlusconi, la destra, possono fare quello che vogliono, possono sfondare il muro della decenza e della costituzionalità e restano in piedi lo stesso. Ma se la sinistra non è limpida, unita, sinceramente agganciata a dei principi di igiene politica che tutti riconoscono, allora la sinistra paga e duramente. Non ha alternative all'essere “brava”, sincera, unita, pulita. Aggiungerei generosa. È come se la storia la richiamasse senza sconti al rispetto della sua natura, della sua vocazione. Quel fronte ideale che Grillo si impegna a rivendicare per sé e per la sua formazione esiste già: sta nella base della sinistra».

Francesco Guccini

giovedì 18 aprile 2013

complici

non lo si scopre adesso cos'è il pd, sono anni che fanno da stampella al pdl per sopravvivere insieme in un sistema che gli ha permesso di conservare il potere senza problemi per tutti questi anni
nel 1994, dopo tangentopoli, serviva creare un nuovo equilibrio per non essere spazzati via tutti quanti ed ecco che scende in campo l'uomo della provvidenza, bastava far rispettare la legge e rispedirlo al mittente invece no acuti come sempre, chiusi nelle loro botteghe oscure a ripetere che le tv non portano voti e a lasciare che un sol uomo avesse il controllo di tutta l'informazione 
poi, se magari all'inizio potevi anche pensare che erano solo masochisti e poco perspicaci, cogli anni non potevi non vedere che i pdini erano complici fino al midollo, loro i professionisti della politica, gli ex comunisti (povero berlinguer!) a fare gli accordi al buio con l'avversario mentre facevano finta di fargli opposizione in televisione (perché ormai anche le piazze erano troppo grandi e troppo comode le poltrone dei salotti)
la cosa più emblematica è stato un discorso del 'saggio' violante che candidamente aveva ammesso in aula che era stato garantito a berlusconi che le sue televisioni non sarebbero state toccate come se far rispettare le regole fosse un accanimento contro di lui... cos'era la bicamerale di d'alema se non un inciucio sui temi della giustizia..dulcis in fundo bersani che incontra berlusconi al buio e propone come candidato presidente marini...
vogliamo ancora fare finta di nulla o continuare a dare un'ultimissima possibilità a questo pd..

domenica 14 aprile 2013

padre pizarro






questo invece è l'esatto opposto, come spiegare una cosa seria usando la satira e l'ironia, praticamente geniale!!

sabato 13 aprile 2013

ironia involontaria



su gentile suggerimento del mio super amico ateo la hit che fa concorrenza ad un'altra opera d'arte 




dei grandi esempi di umorismo involontario, forse la cosa più divertente è che esiste qualcuno che può considerare questi video seriamente...




venerdì 12 aprile 2013

rivoluzione...maestro



Gli italiani sono fatti così: vogliono che uno pensi per loro Se va bene, va bene. Se va male, poi lo impiccano a testa sotto. Questo è l’italiano. Gassman e Sordi ne “La Grande Guerra”? Avevano una loro spinta personale, un orgoglio, una dignità della persona che noi abbiamo perso, completamente.
Ormai nessuno si dimette, siamo tutti pronti a chinare il capo pur di mantenere il posto, di guadagnare. Pronti a sopraffarci, a intrallazzare. Uno la prima cosa che fa è di mettersi d’accordo con un altro per superare le difficoltà. Non c’è nessuna dignità, da nessuna parte. E’ proprio la generazione che è corrotta, malata, che va spazzata via. Non so da che cosa, non so da chi. O meglio: lo saprei. Ma lasciamo andare.
La speranza è una trappola. Una brutta parola, non si deve usare. La speranza è una trappola inventata dai padroni, quelli che ti dicono «state buoni, zitti, pregate, che avrete il vostro riscatto, la vostra ricompensa nell’aldilà, perciò adesso state buoni, tornate a casa – sì, siete dei precari, ma tanto fra 2-3 mesi vi assumiamo ancora, vi daremo un posto. State buoni, abbiate speranza». Mai avere la speranza. La speranza è una trappola, è una cosa infame, inventata da chi comanda.
Come finisce questo film? Non lo so. Io spero che finisca con quello che in Italia non c’è mai stato: una bella botta, una bella rivoluzione. C’è stata in Inghilterra, in Francia, in Russia, in Germania, dappertutto meno che in Italia. Quindi ci vuole qualcosa che riscatti veramente questo popolo che è sempre stato sottoposto, che è trecent’anni che è schiavo di tutti. Se vuole riscattarsi, il riscatto non è una cosa semplice. E’ doloroso, esige anche dei sacrifici. Se no, vada alla malora – che è dove sta andando, ormai da tre generazioni."

un uomo veramente saggio!!!

mercoledì 10 aprile 2013

donne quale dignità

Ma davvero se ci fossero più donne al potere il mondo sarebbe migliore? mi sono fatta questa domanda quando ho sentito che era morta la lady di ferro, l'unica donna inglese ad aver ricoperto la carica di primo ministro; da buona allieva della scuola di chigago e buona alleata di reagan la sua ricetta era semplice, privatizzare tutto il possibile e fare la guerra a chiunque si opponesse al liberismo più sfrenato. Alla faccia del politicamente corretto di questi giorni che la ricordano come un grande leader le parole di Ken Loach sono illuminanti "Margaret Thatcher è stata il primo ministro più controverso e distruttivo dei tempi moderni. La disoccupazione di massa, la chiusura di fabbriche, le comunità distrutte: questa è la sua eredità. Era una combattente e il suo nemico era la classe operaia inglese. Le sue vittorie sono state aiutate dai capi politici corrotti del Partito laburista e di molti sindacati.Se la Thatcher era la suonatrice di organetto, Blair era la scimmia. Voglio inoltre ricordare l'amicizia tra il dittatore cileno Augusto Pinochet e la Thatcher, la quale ha chiamato Nelson Mandela «terrorista». Come dovremmo onorarla, dunque? Privatizziamo il suo funerale. Lo mettiamo sul mercato e accettiamo l'offerta più economica. È quello che avrebbe voluto."

In italia la dignità delle donne viene offesa da una frase di battiato... davvero ci sono troie in parlamento? ci stupiamo adesso? avrebbe dovuto usare un giro di parole così la nostra dignità sarebbe stata tutelata? siamo così ipocriti da non chiamare le cose col loro nome, a lamentarci che non ci sono abbastanza donne nei piani alti del potere e poi ci ritroviamo le fornero e le marcegaglia e per anni riempiamo il parlamento di mussolini, bergamini, polverini (solo per la rima) e di carfagne e brambilla. A che serve difendere a prescindere le donne e sperare di avere un papa o un presidente della repubblica donna se poi sono le stesse donne a non avere un briciolo di dignità e dare l'immagine di essere sempre in vendita come i peggiori scilipoti e razzi.

lunedì 8 aprile 2013

l'industria della carità

di solito non mando messaggi ad associazioni di volontariato o per campagne di raccolta fondi che seguono a catastrofi, semplicemente perchè non sai mai dove finiranno questi soldi, se, quanto e quando finiranno a coloro a cui erano destinati e non c'è cosa più schifosa che sfruttare la solidarietà per guadagnarci sopra. 

l'unica associazione che da sempre mi ha ispirato fiducia è emergency, per cui il messaggio al numero 45505 l'ho mandato volentieri..

non avendo una conoscenza su ciò che orbita tra le onlus e il mondo della solidarietà, a parte le cose che si sentono, uno dei prossimi libri da leggere sarà sicuramente "L'industria della carità: Da storie e testimonianze inedite il volto nascosto della beneficenza"..

sabato 6 aprile 2013

i bambini sono di sinistra

i bambini sono di sinistra malgrado l'ora di religione obbligatoria
i bambini sono di sinistra grazie all'ora di religione obbligatoria :-)

mercoledì 3 aprile 2013

nella mia ora di libertà



Certo bisogna farne di strada 
da una ginnastica d'obbedienza 
fino ad un gesto molto più umano 
che ti dia il senso della violenza 
però bisogna farne altrettanta 
per diventare così coglioni 
da non riuscire più a capire 
che non ci sono poteri buoni 
da non riuscire più a capire 
che non ci sono poteri buoni. 

E adesso imparo un sacco di cose 
in mezzo agli altri vestiti uguali 
tranne qual'è il crimine giusto 
per non passare da criminali. 

C'hanno insegnato la meraviglia 
verso la gente che ruba il pane 
ora sappiamo che è un delitto 
il non rubare quando si ha fame 
ora sappiamo che è un delitto 
il non rubare quando si ha fame. 

un blasfemo